Messaggi

Clara aveva scritto e cancellato il messaggio da inviare a Davide quattro o cinque volte, era a casa il pomeriggio a sorseggiare una tisana e mangiare qualche biscotto con frutta secca che aveva preparato nei giorni precedenti.

Non sapeva se a Davide avrebbe fatto piacere vederla, non si era fatto più vivo, forse non voleva avere niente a che fare con lei, doveva prepararsi psicologicamente anche a un suo rifiuto.

Rilesse il suo ultimo messaggio una decina di volte, Davide le aveva scritto che era in un periodo difficile e non riusciva a mantenere i contatti.

Alla fine prese il telefono e scrisse di getto: “Ciao Davide, come stai? Mi farebbe piacere incontrarti, se vuoi posso venire anche a casa tua, se ti va, sentiti libero di dirmi anche di no, ma mi mancano le nostre chiacchierate e mi farebbe piacere trascorrere un po’ di tempo con te. Un abbraccio e a presto.”

Clara inviò il messaggio, lasciò il telefonino sul tavolinetto del soggiorno e decise di sistemare la cucina, sicuramente Davide non avrebbe risposto subito.

Mentre puliva il lavello, sentì trillare il telefono, corse a vedere, era Davide:

Ciao Clara, sarei contento di vederti, mi farebbe piacere che venissi a casa mia per un tè, anche a me mancano le nostre chiacchierate.”

Rileggeva il messaggio e non riusciva a capire perché non le avesse mai scritto che voleva vederla e aveva aspettato che lo contattasse lei.

Si misero d’accordo via messaggio sul giorno e l’ora. Dopo una cena frugale Clara si mise a letto pensando alla situazione, per lei Davide era indecifrabile, un silenzio di mesi e poi dopo un suo messaggio era disposto a incontrarla.

Non sarebbe stato facile capire i suoi comportamenti, lei aveva un modo di fare diretto e schietto, lui sembrava nascondersi dietro a un velo per proteggersi e non far trapelare le sue vere intenzioni e i suoi sentimenti.

Il giorno dopo Clara decise di preparare dei biscotti da portare. Non conosceva i gusti di Davide, così scelse una ricetta semplice, in alcuni aggiunse il cacao e le gocce di cioccolato, in altri le mandorle e l’uvetta.

Al lavoro si era occupata delle solite pratiche ed ogni tanto si era soffermata a pensare alla situazione, a come comportarsi, doveva riuscire ad avvicinarsi a Davide a livello emotivo, evitando che si chiudesse a riccio come era già accaduto.

Una parte di lei era contenta di vederlo, ma aveva anche paura, si affezionava alle persone e spesso pretendeva da loro altrettanto, non si accontentava, e se non le garantivano la stessa vicinanza e presenza si sentiva rifiutata e soffriva.

In molti rapporti sia di amicizia che sentimentali si era dovuta allontanare perché non si sentiva completamente accolta e accettata, non avvertiva la stessa vicinanza affettiva.

Non è facile entrare nel mondo di qualcuno. Clara poi era affascinata da uomini cerebrali che per lei, sensibile ed emotiva, erano difficili da decifrare, eppure la attiravano perché avevano quella lucidità mentale che a volte a lei mancava, il loro riflettere sulle cose la faceva sentire al sicuro e protetta. Però spesso quegli uomini si mantenevano emotivamente a distanza perché la sua fragilità li metteva in crisi, non riuscivano a contenerla.

Con Davide aveva avuto la sensazione di avere in comune una visione intuitiva e una sensibilità che sembrava appartenere anche a lui, ma di fronte alle prime difficoltà nel relazionarsi con lei si era difeso con ragionamenti mentali e allontanato.

Era curiosa di vedere la casa di Davide e di sapere come gli andavano le cose. Trascorse i giorni prima dell’incontro con serenità mista ad apprensione.

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