Un nuovo incontro

L’appartamento di Davide era in periferia, un palazzo con intorno un giardino e qualche gradino per raggiungere il portone di ingresso. Clara teneva stretto il sacchetto con i biscotti e il suo cuore saltava qualche battito.

Suonò al campanello e sentì subito la voce di Davide rispondere e aprire il portone.

Salì con l’ascensore, e sul pianerottolo trovò Davide sorridente ad aspettarla.

Pensò subito: “Ma se era così facile lo contattavo prima! Gli uomini!”

Ciao Davide.”

Clara, come stai?”

Bene, ti ho portato dei biscotti che ho preparato, spero che ti piacciano.”

Grazie mille, sono goloso anche se cerco di non esagerare. Entra pure.”

Non sapevo se contattarti, non ho ricevuto più tuoi messaggi, ero indecisa su come comportarmi.”

Non sono stato bene e ho avuto un periodo nero, sapere che stavi affrontando le cure aveva peggiorato la mia depressione, mi sentivo impotente. Ho cercato di informarmi da chi ti conosceva, ma sono stato un vigliacco, non ho avuto il coraggio di starti vicino neanche come amico, pensavo che non mi avresti più chiamato e forse sarebbe stato anche l’atteggiamento giusto, non mi merito il tuo affetto, ti ho lasciata sola.”

Mentre parlavano Davide l’aveva fatta accomodare in un salottino con poltrone comodissime. Clara non sapeva cosa rispondere, non si aspettava da lui un’ammissione di colpa.

Sono stata male per il tuo comportamento, avevo bisogno di qualcuno che mi sostenesse, anche se ho incontrato persone che mi hanno aiutato, angeli nel mio percorso di cura che mi hanno donato la forza di reagire.”

Non mi sono allontanato per cattiveria o menefreghismo, con i miei problemi affrontare la situazione non era semplice. Ora sto meglio, ma all’improvviso ripiombo nel buio.”

Sicuramente avrai consultato vari dottori.”

Non voleva dirgli che aveva parlato con Laura, poteva dispiacersi.

Sì, ma fin’ora non mi hanno dato indicazioni o farmaci per migliorare la mia condizione.”

Capisco, non deve essere semplice, sono stata a tratti depressa durante il periodo di cura, ora sto recuperando un po’ di ottimismo e gioia di vivere.”

Non saprei come affrontare una situazione del genere.”

Lo spirito di sopravvivenza è più forte, e quando ci sei dentro affronti tutto come se corressi i cento metri, con una tenacia e forza che non credevi di avere. Poi a periodi crolli anche, ma fino a quando non ti dicono che va tutto bene non ti fermi, non ti rilassi.”

Ti stanno ricrescendo i capelli?”

Sì, ho ancora la parrucca, ma presto la potrò togliere, non sono riuscita a mostrarmi al mondo senza capelli.”

Non siamo tutti uguali, c’è chi ha bisogno di vedere riflessa allo specchio un’immagine che non ricordi la malattia.”

Hai ragione, ognuno deve scegliere il modo per sentirsi meglio.”

Ti faccio una tisana, se mi aspetti un attimo ti porto quelle che ho, così le puoi scegliere, e se ti va possiamo mangiare i tuoi biscotti.”

Ti aspetto.”

L’appartamento era ben curato, non doveva essere grande: una piccola sala, la cucina e forse la camera e il bagno. Clara voleva sbirciare un po’ ovunque, e come se Davide avesse letto nei suoi pensieri tornò con le tisane e le disse: “Vieni, ti mostro l’appartamento. Questa è la cucina, non ho un soggiorno ma è una cucina spaziosa e qualche volta invito i miei amici a pranzo e a cena. Questa è la mia camera, il bagno, e c’è anche uno studio dove ho il computer, stampante e libreria con tutti i faldoni. Per fortuna ho un posto macchina e un fondaco spazioso dove poter riporre ciò che non mi serve e che ho attrezzato con molti scaffali.”

Casa mia è un po’ più piccola.”

Con i soldi che mi hanno lasciato i miei ho potuto comprarla.”

Come vanno le cose con il tuo lavoro?”

Bene, anche nei periodi neri, lavorando in proprio e potendo evitare troppi contatti, riesco a non fermarmi.”

Trascorsero le due ore successive a parlare di tante cose e Clara si sentiva a suo agio con lui e le sembrava che anche Davide fosse contento della sua compagnia.

Era ora di cena e Davide le propose di restare, ma Clara si sentiva stanca, troppe emozioni, ancora non si era ripresa completamente. Le situazioni complicate esaurivano la sua energia, anche se doveva ammettere che era stato un incontro positivo. Decisero di rivedersi la settimana successiva a casa sua o magari a cena da qualche parte.

Clara andò via con il cuore più leggero, era contenta che Davide si fosse aperto con lei e pensava che la sua amicizia potesse essere preziosa.

 

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