Un pomeriggio con i bambini

Davide concordò con Tommaso che avrebbe insegnato ai bambini un paio d’ore due volte a settimana, e decisero di scegliere i giorni in cui anche Clara non lavorava.

Erano emozionati entrambi, la prima lezione raggiunsero l’aula una mezz’oretta prima per prepararsi. Insieme a Tommaso prepararono i PC e i tablet.

Nel giro di poco tempo arrivarono quindici bambini.

Cominciarono con giochi di logica divertenti, in base all’età, i bambini si aiutavano fra loro.

Gli insegnanti chiesero a ognuno se avessero dei compiti per i giorni successivi che potevano portare a termine con l’aiuto del PC, qualcuno doveva fare delle ricerche.

I bambini riuscivano a seguire agevolmente i consigli degli insegnanti e a fare esercizi e cercare notizie utili.

Clara osservava tutti con il sorriso e provava una gioia immensa. Davide rideva e scherzava con Tommaso e i bambini, sembrava nato per insegnare ai più piccoli.

Si era documentato e aveva trovato tanti programmi educativi per tutte le età e un’enciclopedia virtuale per bambini.

Si era creato un clima sereno e divertente nell’aula, come se non si trattasse della prima lezione ma di un corso già avviato da tempo.

Ogni tanto qualcuno chiamava Davide per nome e gli chiedeva aiuto, e il fidanzato di Clara aveva memorizzato agevolmente i nomi degli alunni.

Le due ore trascorsero velocemente e alla fine erano tutti visibilmente contenti. Arrivarono i genitori e i bambini entusiasti raccontarono loro tutto quello che avevano fatto insieme.

Quando rimasero da soli Tommaso disse a Davide: “Grazie, sono proprio felice di averti conosciuto, non speravo di incontrare qualcuno che avesse voglia come me di impegnarsi in questo lavoro. Credo che potremo fare tante cose insieme e far giocare e studiare i bambini in tanti modi con l’ausilio della tecnologia.”

“C’è chi vede la tecnologia come un demone, ma ogni invenzione ha i suoi lati positivi e può aiutare a creare legami tra persone e i bambini a crescere.”

“Hai ragione, e poi il mondo sta cambiando, l’IA modificherà molti settori e i bambini devono imparare a mantenere il controllo della situazione con spirito critico e l’unico modo è imparando a usare le nuove tecnologie con l’aiuto di qualcuno esperto. Grazie Clara di aver partecipato anche tu.”

“Non ho fatto molto, ma sono disposta anche io a imparare e posso darvi una mano.”

“Ci vediamo venerdì.”

Clara e Davide salutarono Tommaso e si diressero a piedi verso casa, avevano deciso di non andare in macchina e fare una bella passeggiata sottobraccio.

“Sei il mio angelo” disse Davide.

“Anche tu il mio.”

“Ti preoccupavi del fatto che non possiamo diventare genitori, è bastato un pomeriggio con i bambini per vederti contenta. Poi Mattia assorbirà molto del tuo tempo.”

“È che ti amo e vorrei vedere anche te felice e non volevo essere un impedimento.”

“Tu sei la mia felicità, senza di te niente ha un senso.”

Piano piano, stretti stretti, tornarono a casa.

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