Buona Befana a tutti!…il romanzo procede, l’ispirazione mi regala nuovi capitoli…il tempo di scriverli e di farli correggere da Luca Pantanetti che ringrazio.
Pensavo che seguire il mio romanzo può essere anche un esercizio di pazienza e attesa, siamo abituati tutti a correre sempre, ad avere tutto e subito…ogni capitolo può portare anche a riflettere su situazioni che si vivono tutti i giorni o che abbiamo vissuto e leggere un capitolo ogni due o tre settimane dona il tempo per farlo.
Buona lettura!
Pensiero fisso
Trascorrevano i giorni, Clara era tornata al lavoro in un ufficio provinciale, si occupava della parte amministrativa. I colleghi erano premurosi, non volevano che si stancasse, vedevano che non aveva ancora ripreso del tutto le forze, la aiutavano nelle mansioni.
Ogni giorno riusciva a fare qualcosa in più, e in breve tempo riprese i ritmi lavorativi di prima della malattia. Il lavoro la distraeva dai pensieri negativi e per questo si impegnava più che in passato, doveva tenere la mente occupata.
Il pensiero di Davide non la lasciava. Controllava spesso se pubblicasse ancora post su Facebook, era da tanto che non lo faceva, si chiedeva come si sentisse, non si preoccupava più di come l’aveva trattata, avrebbe voluto parlargli per sapere se stava bene.
Davide non le aveva detto dove abitava e Clara non conosceva persone che lo frequentavano, non poteva avere notizie su di lui, ma una vocina interiore continuava a suggerirle di cercare un modo per contattarlo.
Clara era single da qualche anno e abitava da sola, le storie che aveva avuto erano naufragate in poco tempo, non sapeva se era stata veramente innamorata dei suoi ex, con nessuno si era sentita di formare una famiglia, e arrivata a quarantacinque anni ormai non ci pensava più. Un compagno però le mancava, qualcuno con cui condividere la vita, che avesse la sua sensibilità. Si sentiva fragile senza un amore.
Quando pensava a Davide si chiedeva se si sentisse in grado di sostenerlo, reggeva con fatica i suoi problemi. In due si è più forti?
Si rispondeva che quando due persone si amano profondamente, insieme sono più forti, ma amarsi profondamente è qualcosa che nella vita non accade spesso. A volte è un colpo di fortuna incontrarsi e amarsi profondamente, presuppone un aprirsi all’altro in modo incondizionato e molto impegno per costruire un legame che vada al di là di logiche egoistiche.
Clara pensava che forse in età matura, con un bagaglio di esperienze alle spalle, fosse più facile costruire un legame profondo, ma bisognava volerlo in due, e Davide non voleva.
Le venne in mente di controllare la lista di amici di Davide su Facebook. Con sua sorpresa vi trovò Laura, un’ex compagna di scuola che ogni tanto incontrava e con cui si fermava a fare due chiacchiere per ricordare i tempi del liceo e aggiornarsi su come procedeva la loro vita. Forse aveva anche il suo numero di telefono da qualche parte, doveva trovarlo, l’avrebbe chiamata e magari invitata a prendere un caffè in un bar del centro per aprirle il proprio cuore.
Sentiva che Davide aveva bisogno di lei, e anche se non voleva avere una storia poteva aiutarlo, questo pensava. Gli incontri non sono mai casuali, se Davide era entrato nella sua vita doveva esserci un motivo, lei non poteva far finta di niente, pensava Clara mentre al supermercato metteva i prodotti nel carrello.
Tornata a casa, sistemò la spesa e si mise a cercare una vecchia agendina dove conservava tutti i numeri di telefono perché aveva paura di perdere la rubrica del cellulare, dalla memoria comunque troppo piccola per contenere ogni sua conoscenza.
Ritrovò l’agendina in un cassetto in soggiorno, il numero della sua ex compagna di scuola Laura era lì, l’avrebbe chiamata il giorno dopo.